SyskrackLab + OpenLab @ Hackability4Mobility Torino 2020: progetto “Hack n’Ride”

Volere è Potere

Nei giorni 18 e 19 di gennaio 2020 alcuni membri della nostra community hanno preso parte all’evento #HackAbility4Mobility dell’associazione Hackability.

Giuseppe Becci, Giuseppe Liuzzi, Bernardo Forcillo e “il Capitano” Domenico (Mimmo eh!) Cardinale (membro e fondatore dell’OpenLab) si sono dati appuntamento a Torino, presso il Palazzo di Città per dare il loro contributo di hackers e makers.

Hackability 4 Mobility

Hackability4Mobility – cos’è?

Un progetto che fa incontrare a Torino le competenze di designer, maker, artigiani digitali, con i bisogni e l’inventiva delle persone con disabilità per co-progettare soluzioni che facilitino una mobilità personale, collettiva e accessibile a tutti.

2 giorni intensi di brainstorming, case analysis e tanta condivisione.

Hackability

La sfida è quella (attraverso un format simile ad un hackaton) di attivare un virtuoso processo di sviluppo e costruzione per un problem solving concretamente attivo.

Partendo da un caso reale si costruisce una soluzione per poi sviluppare una linea guida, una best practice da condividere e diffondere.

Gli oltre 50 partecipanti (maker, designer, needer, artigiani, creativi, esperti di mobilità e rappresentanti di aziende leader nel settore dei trasporti) sono stati suddivisi in team/tavoli di lavoro, ognuno focalizzato su un case study.

Il progetto lanciato dal nostro tavolo si chiama:

Hack n’ Ride

Su indicazione di Bernardo ci siamo focalizzati sull’accessibilità dei mezzi di bike sharing per soggetti con disabilità. Nel nostro caso specifico ci siamo confrontati con un emiparesi distonica destra.

  1.  Il primo spunto è stato creare un kit installabile su i diversi e differenti modelli di bicicletta messi a disposizione dai servizi di bike sharing di Torino (sempre nel nostro caso specifico).

Il kit avrebbe dovuto contenere delle rotelle installabili al momento del bisogno (trasportabili) e con un’impostazione plug & play. 

Confrontandoci con diversi needer, tutor e mentor di altri fablab (Fablab Torino, Matera, Grassano, Modena …) abbiamo evidenziato le seguenti criticità:

  • Ci sono differenti modelli di bicicletta, quindi avremmo dovuto realizzare un kit che fosse in grado di funzionare con tutti i modelli.
  • Può risultare difficoltoso per un disabile effettuare da solo il montaggio del kit su una bicicletta.
  • Una soluzione con delle rotelle attaccabili avrebbe compromesso la stabilità del veicolo.

Dopo intense consultazioni abbiamo deciso di concentrarci su un hack specifico: abbiamo deciso di “hackerare” un triciclo per adulti standard!

Il perchè si riassume in pochi punti:

  1. Maggiore stabilità (data dalle 2 ruote posteriori)
  2. Prezzo contenuto (300€ circa)
  3. Tempo di realizzazione (consegna degli output: 22 febbraio 2020)

LINK TRICICLO

Poichè l’emiparesi comporta una semi paresi(scusate il gioco di parole!) del braccio ci siamo fronteggiati con il problema di permettere a Bernardo di utilizzare l’impianto frenante e il cambio con una sola mano. Inoltre abbiamo pensato ad un ulteriore hack al manubrio per avere una migliore ergonomia e manovrabilità del mezzo.

LINK FRENO

Ci siamo anche premurati di provvedere a ricercare un sistema di frenaggio che avesse il freno di stazionamento per una salita/discesa dal mezzo più sicura.

Quindi, nel momento in cui avevamo una visone più critallina del progetto, abbiamo ipotizzato una futura implementazione della tecnologia che la renda fruibile anche a chi è affetto da emiparesi sinistra riproducendo specularmente il sistema freno/cambio su entrambi i lati del manubrio intervenendo su con un ulteriore modifica sulla ganascia.

Tuttavia ci immaginiamo che durante questo mese di coworking presso il SyskrackLab, possano presentarsi nuove sfide che non avevamo previsto.

Il lavoro svolto da Hackability è un lungimirante esempio di come è possibili abbattere i tabù che storicamente circondano l’argomento disabilità parlandone, confrontandoci e imparando da

chi ha un’altra caratteristica unica oltre alle impronte digitali.”-Chiara, #Hackability4Mobility 2020

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